CHIESA METODISTA DI SALERNO
e diaspore di Albanella e Ottaviano
Cosa testimoniamo
Proclamiamo Gesù Cristo con parole, opere e segni. Ricerchiamo la realizzazione della volontà di Dio per la salvezza dell’umanità .
Dallo Spirito Santo siamo resi capaci di essere segni della presenza di Cristo nelle comunità e nel mondo, mediante la predicazione e l’ insegnamento, con opere di giustizia, di pace, di misericordia e di guarigione quale frutto della fede.
Siamo testimoni del Regno di Dio fra di noi ora e qui, così come lo ha proclamato Gesù, e attendiamo quella piena realizzazione del Regno che viene, quando ogni forma di male sarà distrutta.
Ci sforziamo di comprendere e rispondere al contesto e alle situazioni in cui ci troviamo a vivere in modo che la nostra testimonianza sia leale e coerente.
IL SERVIZIO
Serviamo il mondo nel nome di Dio,
sapendo che è nelle azioni che compiamo,per mezzo della forza dello Spirito santo,che il nostro impegno prende vita. In quanto seguaci di Gesù Cristo, venuto a servire piuttosto che ad essere servito, andiamo per il mondo come popolo di Dio in Cristo Gesù, servi di tutti e di ognuno, non avendo riguardo per differenze di patrimonio, etnia, genere, età , capacità fisiche o mentali, sessualità , religione o origini culturali.
Essendo stati colmati "dell’energia dell’amore", saldamente radichiamo il nostro servizio, il vivere e l’operare, nell’amore per il prossimo, anche di coloro che percepiamo come nemici.
Giacché ogni forma di servizio cristiano soggiace all’influenza di un determinato contesto di comunità e culturale, ricerchiamo modi appropriati per esprimere l’amore.
Ricerchiamo: una vita santificata, salda, la conversione e la giustizia,
le opere di pietà e le opere di misericordia.
Suscitato da Dio, un servizio cristiano autentico si basa sulla Scrittura, è messo alla prova nella comunità , afferma la vita e ricerca lo shalom, la pace del Regno di Dio.
Avendo presente la parabola del Samaritano (Lc. 10:25 ss), esprimiamo e rivendichiamo compassione per tutti, e così pure accettiamo la chiamata in Cristo a "soffrire" con i minimi, in umiltà e amore.
I metodisti gioiscono per l’amorevole disegno di Dio: nella creazione, nella redenzione e nel coronamento della sua opera mediante la grazia offerta a tutto il mondo.
I metodisti credono nella centralità della grazia: creatrice, preveniente, giustificante e santificante.
I metodisti credono nella signoria di Gesù Cristo la cui Redenzione è sufficiente per l’umanità intera.
I metodisti si credono "amici di tutti e nemici di nessuno"
IL CULTO
Adoriamo il Dio Trino e a Lui siamo fedeli. Nel Culto rispondiamo con gratitudine e con fede alla potente azione di Dio nella creazione, nella storia, nelle nostre comunità e nella nostra vita personale.
Nel Culto confessiamo il nostro peccato contro Dio e gli uni contro gli altri e riceviamo il misericordioso perdono di Dio.
Nella preghiera restiamo in attesa della presenza di Dio, offriamo le attese e i desideri profondi del nostro cuore, per noi stessi e in intercessione per gli altri, e ci apriamo allo Spirito di Dio per ricevere.
Nella celebrazione dei sacramenti del Battesimo e della Santa Cena partecipiamo al mistero della presenza di Dio, della redenzione e della riconciliazione.
Nelle letture proclamiamo e riceviamo l’Evangelo e affermiamo la potenza creatrice e salvifica di Dio.
Dal Culto andiamo poi nel mondo, per amare e servire, per essere strumenti di giustizia e di pace, per l’attuazione del Regno dello Spirito Santo sulla terra. Siamo eredi del patrimonio innografico di Wesley, che oggi si è arricchito da molte altre fonti.
La struttura del culto, basata sull'alternarsi delle letture bibliche,del canto e delle preghiere
può essere suddivisa in seguenti sezioni:
- Apertura
- Confessione del peccato
- Confessione di fede
- Lettura della Bibbia
- Predicazione
- Cena del Signore
Le sue principali parti sono: il racconto della sua istituzione tratto dal Nuovo Testamento, una preghiera di ringraziamento (dal greco "eucharisteo" deriva "eucaristia"), invocazione dello Spirito santo, la frazione del pane e la benedizione del calice del vino.
La distribuzione del pane e del vino a tutti coloro che si sentono chiamati dal Signore
Una Preghiera d'intercessione e la chiusura con la benedizione finale.
Qualunque persona "chiamata dalla comunità " può presiedere la celebrazione della Cena del Signore. Tale prassi è legata alla visione biblica dei sacramenti che sono due:
la Cena del Signore appunto e il Battesimo.