CHIESA METODISTA DI SALERNO
e diaspore di Albanella e Ottaviano
Cosa crediamo
PREMESSA
Il popolo metodista si configura come una grande famiglia di chiese che forma il Consiglio Mondiale Metodista. Asseriamo di essere parte della chiesa una, santa, universale e apostolica. Nasciamo dall’opera di John Charles Wesley (pastore della Chiesa Anglicana) e , nell’Inghilterra del secolo XVIII e che in breve tempo dall’Inghilterra si è diffusa fino agli angoli remoti della terra.
Il fine di questa opera e di questo ministero è stato, ed è tuttora, il rinnovamento della chiesa e la diffusione della santità secondo le Scritture, che in sé comprende la giustizia sociale in tutto il mondo, alla gloria del solo Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo.
Confessiamo di essere spesso venuti meno a questa alta vocazionee ci pentiamo delle volte in cui la nostra testimonianza ha distorto l’Evangelo. Affidandoci alla grazia di Dio ci impegniamo nel suo servizio.
COSA CREDIAMO
Affermiamo una visione della fede cristiana realmente evangelica e universale, riformata, radicata nella grazia ed efficace nel mondo.
I metodisti ritengono le Sacre Scritture: Antico e Nuovo Testamento, regola fondamentale di fede e di vita e centro di ogni riflessione teologica.
I metodisti professano gli antichi credi ecumenici, il Simbolo Apostolico e il Simbolo Niceno.
I metodisti si sforzano di confessare, di interpretare e di vivere la fede apostolica, quella fede che anticamente fu data ai santi.
I metodisti riconoscono che la riflessione biblica è influenzata dalla ragione, dalla tradizione e dall’esperienza, ma nel contempo restano consapevoli che le Sacre Scritture sono la fonte e il criterio su cui si fonda la fede.
“This book had to be written by one of three people: good men, bad men or God.
It couldn’t have been written by good men because they said it was inspired by the revelation of God.
Good men don’t lie and deceive.
It couldn’t have been written by bad men because bad men would not write something that would condemn themselves. It leaves only one conclusion. It was given by divine inspiration of God.”
John Wesley
Questo libro (cioè, la Bibbia) deve esser stato scritto da uno di questi tre soggetti: gli onesti, gli empi o Dio.
Gli onesti non avrebbero potuta scriverla, poiché essi stessi sostengono che fu ispirata per rivelazione di Dio, e gli onesti non mentono né imbrogliano.
D’altronde, non potrebbe nemmeno esser stata scritta dagli empi, giacché essi non avrebbero mai scritto qualcosa che li dichiarasse colpevoli. Rimane quindi una soluzione:
la Bibbia ci è giunta per mano di Dio.
John.Wesley