
CHIESA METODISTA DI SALERNO
e diaspore di Albanella e Ottaviano

Benvenuto!
Siamo alla ricerca di tutti coloro che sono alla ricerca. Siamo alla ricerca di tutti coloro che hanno trovato... Se ti piace capire, se ti piace cantare o suonare... Se ti piace stare in compagnia... Se ti piace organizzare... Se ti piace anche solo "essere" così come sei, vieni a trovarci!
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I nostri culti:
Ottaviano, Via Trappitella, 43:
Sabato, ore 17.00.
Albanella, Via Risorgimento:
Domenica, ore 9.00.
Salerno, Via Manzella 27:
Domenica, ore 11.30.
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Incontri Biblici Domestici
E' un'opportunità realizzare un breve momento di lettura biblica e di preghiera insieme a persone della Comunità ed è anche un'occasione per invitare amici e parenti interessati e offrire loro uno spazio di confronto con la Parola di Dio.
Per organizzare un incontro scrivi a: asquitieri@chiesavaldese.org
o telefonare a: 3717763163
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Bacheca​​​​
Studio Biblico.
“Vangelo secondo Giovanni”, testo: Gv. 9,1-39. Martedì 11 febbraio 2025 su Meet dalle ore 20:00 alle ore 21:00 (precise!!!)
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Sabato 8 febbraio, alle ore 16:30 nei locali del Centro Sociale “Casa Mia – Emilio Nitti” a Ponticelli sarà presentato il libro di Luciano Cirica intitolato “Teofilo Santi. Il Medico Samaritano.” L’incontro è stato organizzato in collaborazione con il Consiglio di circuito.
Festa della Libertà
Chiesa Valdese di Napoli (via dei Cimbri), sabato 15 febbraio 2025 alle ore 16,30, tema: 850 anni di storia valdese.
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Lunedì 17 febbraio 2025, alle 18 al centro “Casa Mia - Emilio Nitti”, culto di ringraziamento per il dono della libertà e per cantare intorno al falò.
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Giovedì 27 febbraio 2025, ore 20,30-22 su Maet: Etica e secolarizzazione: una prospettiva sociologica, prof. Luca Diotallevi
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Paideia​

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Marco Settembrini​
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La Bibbia per la riforma della chiesa
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Paideia
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Prezzo Euro 29,00
​Claudiana

Daniel Marguerat​
Lo storico di Dio
Luca e gli Atti degli apostoli
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Claudiana
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Prezzo Euro 41,80
Il Vangelo della Domenica
Mentre egli stava in piedi sulla riva del lago di Gennesaret e la folla si stringeva intorno a lui per udire la parola di Dio, Gesù vide due barche ferme a riva: da esse i pescatori erano smontati e lavavano le reti. Montato su una di quelle barche, che era di Simone, lo pregò di scostarsi un poco da terra; poi, sedutosi sulla barca, insegnava alla folla. Come ebbe terminato di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo, e gettate le reti per pescare». Simone gli rispose: «Maestro, tutta la notte ci siamo affaticati, e non abbiamo preso nulla; però, secondo la tua parola, getterò le reti». E, fatto così, presero una tal quantità di pesci, che le reti si rompevano. Allora fecero segno ai loro compagni dell'altra barca, di venire ad aiutarli. Quelli vennero e riempirono tutt'e due le barche, tanto che affondavano. Simon Pietro, veduto ciò, si gettò ai piedi di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Perché spavento aveva colto lui, e tutti quelli che erano con lui, per la quantità di pesci che avevano presi, e così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, che erano soci di Simone. Allora Gesù disse a Simone: «Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini». Ed essi, tratte le barche a terra, lasciarono ogni cosa e lo seguirono. (Luca 5,1-11) ​
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Culto Evangelico
Tutte le domenica, su RAI Radio1 alle 6.35, “Culto evangelico” propone una predicazione e un notiziario. ​
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Protestantesimo
Domenica mattina, su Rai 3 alle ore 7 torna la rubrica “Protestantesimo” a cura della Federazione delle chiese evangeliche in Italia.
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Una parola per te
Breve riflessione sul Vangelo della Quinta domenica del T.O.
a cura del past. Antonio Squitieri
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I perché della nostra fede
Un video per trasmettere il senso della nostra fede cristiana a tutti, in modo nuovo e aperto. Con frasi e gesti molto semplici, amici e membri delle chiese valdesi e metodiste spiegano il perché della loro fede e ci raccontano cosa significa per loro il Padre Nostro.
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Camminare insieme
Rubrica ecumenica
a cura della Chiesa Valdese
Questa settimana
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Il bisogno di essere visti
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Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione: 25 anni di storia​
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Chiese europee e Ucraine proseguono gli incontri​​
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In Italia una delegazione di cristiani palestinesi
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La buona novella: relativizzare i nostri problemi
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La Giornata Mondiale di preghiera
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L'agenda degli appuntamenti
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L'ultimo invito che la Bibbia ci rivolge di Elizabeth Green
​O Dio, tu sei il mio Dio, io ti cerco dall’alba; di te è assetata l’anima mia (Salmo 63, 1)
Chi ha sete, venga; chi vuole, prenda in dono dell’acqua della vita (Apocalisse 22, 17)
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Il libro dell’Apocalisse è pieno di contrasti: terra e cielo, presente e futuro, morte e vita, alpha e omega, inizio e fine. Il libro sta in fase di chiusura. Il dramma è finito, il giudizio effettuato, il mondo sparito, la nuova Gerusalemme è scesa dal cielo e da ora in poi Dio abiterà col suo popolo. Non c’è quasi più niente da dire. Quasi più niente da scrivere. Infatti, eccoci di nuovo con Giovanni sull’isola di Patmos con l’angelo di Gesù (sì!). Ha poche cose da aggiungere tranne la stessa storia di sempre “chi è ingiusto continui a praticare l’ingiustizia”, “chi è giusto continui a praticare la giustizia” come se tutto fosse già predeterminato, come non ci fosse niente di nuovo sotto il sole.
Eppure, arriva una sorta di post scriptum. Chi lo aggiunge? Lo Spirito? La sposa? Chi ode? Giovanni stesso? È l’ultimo invito che ci viene rivolto dalla Bibbia, invito che è stato già rivolto a tutti popoli dal profeta Isaia, invito rivolto da Gesù a una donna e persino samaritana, nemici storici di Israele. “Chi ha sete, venga; chi vuole, prenda in dono l’acqua della vita”. È un invito universale che non esclude nessuno, nessuna. È un invito rivolto a tutti e tutte che sono assetati di giustizia, bisognosi di senso, desiderosi di futuro. È un invito che arriva dal passato di Giovanni per far breccia nel nostro presente. Si tratta di un dono, non ci sono moduli da riempire né condizioni da adempiere, né versamenti da effettuare. Bisogna fare solo tre cose: la prima, venire; la seconda, prendere; la terza (che è data per scontata), bere.
Non importa chi siamo, non importa dove siamo, non importa cosa abbiamo fatto o non fatto, l’invito è rivolto a noi, oggi, sulla terra, nel tran tran della nostra vita. Non è la fine bensì l’inizio. L’ultimo invito che la Bibbia ci rivolge è un invito alla vita, promessa di salvezza. Amen. (Riforma)​​​​​​