
CHIESA METODISTA DI SALERNO
e diaspore di Albanella e Ottaviano

Benvenuto!
Siamo alla ricerca di tutti coloro che sono alla ricerca. Siamo alla ricerca di tutti coloro che hanno trovato... Se ti piace capire, se ti piace cantare o suonare... Se ti piace stare in compagnia... Se ti piace organizzare... Se ti piace anche solo "essere" così come sei, vieni a trovarci!
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I nostri culti:
Ottaviano, Via Trappitella, 43:
Sabato, ore 17.00.
Albanella, Via Risorgimento:
Domenica, ore 9.00.
Salerno, Via Manzella 27:
Domenica, ore 11.30.
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Incontri Biblici Domestici
E' un'opportunità realizzare un breve momento di lettura biblica e di preghiera insieme a persone della Comunità ed è anche un'occasione per invitare amici e parenti interessati e offrire loro uno spazio di confronto con la Parola di Dio.
Per organizzare un incontro scrivi a: asquitieri@chiesavaldese.org
o telefonare a: 3717763163
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Bacheca​​​​
RADIO – Domenica 27 2025, su RAI Radio1 alle 6.35, il “Culto evangelico” propone una predicazione del pastore Saverio Scuccimarri, un “Notiziario evangelico” e la rubrica “Il cammino verso l'unità” a cura del past. Luca M. Negrio.
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Studio Biblico.
Conoscere Gesù attraverso la lettura del Vangelo sec ondo Giovanni.
Martedì 29 aprile 2025 su Meet dalle ore 20:00 alle ore 21:00 (precise!!!)
Testo: Gv. 13,1-38.14,1-31).
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Bibbia. Donne che leggono la Parola
Un ciclo di incontri mensili di donne cattoliche e protestanti, il giovedì alle 17,30 nella chiesa valdese di Napoli (via Duomo 275) ma è possibile seguirli anche su Zoom al seguente link: https://us06web.zoom.us/j/82459127473.
Prossimo incontro:
Giovedì 8 maggio: maggiore Lidia Bruno, Esercito della Salvezza (2 Re 4, 8-14, La sunamita) e suor Simona Farace (Gv 8, 1-11, «Rimasero in due, la misera e la misericordia»).​​​
Claudiana​

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Ermanno Genre​​
Là dove la Parola ti porta
Fra itineranza e radicamento
​​​​​​​​
Claudiana
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Prezzo Euro 13,30
​Claudiana

Sabina Baral​
Timidi cristiani
Ritrovare l'inquietudine
e il coraggio della fede​
​
Claudiana
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Prezzo Euro 10,00
Il Vangelo della Domenica
La sera di quello stesso giorno, che era il primo della settimana, mentre le porte del luogo dove si trovavano i discepoli erano chiuse per timore dei Giudei, Gesù venne e si presentò in mezzo a loro, e disse: «Pace a voi!» E detto questo mostrò loro le mani e il costato. I discepoli dunque, veduto il Signore, si rallegrarono. Allora Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre mi ha mandato, anch'io mando voi». Detto questo, soffiò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo. A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati; a chi li riterrete, saranno ritenuti».
Ora Tommaso, detto Didimo, uno dei dodici, non era con loro quando venne Gesù. Gli altri discepoli dunque gli dissero: «Abbiamo visto il Signore!» Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e se non metto il mio dito nel segno dei chiodi, e se non metto la mia mano nel suo costato, io non crederò». Otto giorni dopo i suoi discepoli erano di nuovo in casa, e Tommaso era con loro. Gesù venne a porte chiuse, e si presentò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!» Poi disse a Tommaso: «Porgi qua il dito e guarda le mie mani; porgi la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente». Tommaso gli rispose: «Signore mio e Dio mio!» Gesù gli disse: «Perché mi hai visto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!» Ora Gesù fece in presenza dei discepoli molti altri segni miracolosi, che non sono scritti in questo libro; ma questi sono stati scritti affinché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome. (Giovanni 20,19-31) ​
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Culto Evangelico
Tutte le domenica, su RAI Radio1 alle 6.35, “Culto evangelico” propone una predicazione e un notiziario. ​
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Protestantesimo
Domenica mattina, su Rai 3 alle ore 7 torna la rubrica “Protestantesimo” a cura della Federazione delle chiese evangeliche in Italia.
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Una parola per te
Breve riflessione sul Vangelo della II Domenica di Pasqua
a cura del past. Antonio Squitieri
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I perché della nostra fede
Un video per trasmettere il senso della nostra fede cristiana a tutti, in modo nuovo e aperto.
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Camminare insieme
Rubrica ecumenica
a cura della Chiesa Valdese
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Dio sta con i poveri
di Fulvio Ferrario
Questa settimana
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Morte papa Francesco, il cordoglio delle chiese protestanti italiane
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​Papa Francesco tra i valdesi​
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Il papa chiede perdono​
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Morte di papa Francesco, le parole delle chiese internazionali
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Speciale 80 anni dalla Liberazione. Intervista ad Adelmo Cervi
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Diaconia politica: tra vocazione e necessità per le chiese
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Le chiese chiamano a una radicale trasformazione
L'agenda degli appuntamenti
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Avere un cuore aperto di Antonio Squitieri
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Gesù disse a Tommaso: «Porgi qua il dito e guarda le mie mani; porgi la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente». (Giovanni 20,27)
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Uno dei momenti più difficili vissuti dalla prima comunità cristiana è raccontato nel capitolo 20 del Vangelo secondo Giovanni. In particolare, nell’incontro tra Gesù risorto e l’apostolo Tommaso, chiamato anche Didimo, cioè “gemello”. Tommaso rappresenta tutti coloro che, pur avendo dubbi, riescono piano piano a crescere nella fede.
Gesù, come sempre nel suo modo di agire, non respinge né giudica il discepolo che fatica a credere. Anzi, riconosce la sua debolezza e lo accompagna nel suo cammino. Allo stesso tempo, però, dichiara beati quelli che, pur non avendo visto con i propri occhi, riescono a credere (v.29).
È comprensibile quanto sia difficile accettare un annuncio così sconvolgente: "Abbiamo visto il Signore!" (v.25). Tommaso ha bisogno di tempo, e deve vivere tutto il peso della sua umanità e fragilità spirituale, prima di poter arrivare a proclamare con fede piena: "Mio Signore e mio Dio!" (v.29). Questa sua affermazione è, in realtà, la più bella e profonda dichiarazione di fede nel Cristo Risorto presente nel Vangelo.
Anche oggi, nelle nostre comunità cristiane, si riscontra spesso un atteggiamento simile a quello dell’apostolo Tommaso: anche noi, molte volte, abbiamo bisogno di “segni” per poter credere.
L’apostolo Paolo, scrivendo ai cristiani di Corinto, sottolinea questo aspetto: “I Giudei infatti chiedono segni miracolosi…, ma noi predichiamo Cristo crocifisso, che per i Giudei è scandalo” e per gli stranieri pazzia” (1 Corinzi 1,22-23).
La conclusione dell’esperienza vissuta da Tommaso nell’incontro con Gesù risorto è incoraggiante per tutti noi, specialmente per chi sta crescendo lentamente nel cammino della fede. Nella Chiesa di Cristo c’è spazio per ogni persona: per i poveri, gli emarginati, i malati, ma anche per chi attraversa momenti di dubbio o ha una fede fragile. L’importante è avere un cuore aperto e non spegnere il desiderio di cercare e di incontrare Dio. Amen. (Riforma)
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